L’INGV
(Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) di Roma, Sezione di Aeronomia,
con l'ausilio di
ionosonde
da loro progettate e realizzate, elabora delle tabelle che evidenziano in
maniera molto intuitiva l’andamento settimanale della
foF2 e il suo valore
in tempo reale alle varie latitudini nel bacino del Mediterraneo.
In teoria il valore della
foF2 può aiutare
l’operatore radio per trovare facilmente la frequenza più adatta da usare.
Solitamente per le corte distanze, usando il sistema di propagazione
NVIS, la
frequenza utile è uguale al valore della
foF2 -10%).
Come si può constatare, usando solo le frequenze dei 3.5 e 7 MHz,
rimane difficoltoso mantenere nell’arco delle 24 ore collegamenti sicuri nel
territorio italiano. Sarebbe l’ideale avere a disposizione
anche i 5 MHz (come già altri
paesi usano) che durante il mattino e parte del pomeriggio, potrebbero
permettere collegamenti più sicuri per distanze brevi.
L’
Istituto Australiano "IPS
Radio and Space Service"
nel suo sito, oltre a una intuitiva
rappresentazione grafica
in real
time
della propagazione ionosferica, pubblica una semplice “Introduction
to HF Radio Propagation” che facilità la comprensione della teoria sulla
propagazione ionosferica.
Per i collegamenti a corta distanza (0-400
Km), nella bibliografia sono citati alcuni interessanti
link che, in maniera molto semplice e "radioamatoriale", spiegano la teoria del
sistema di propagazione NVIS, le sue applicazioni e l'autocostruzione delle
antenne più adatte. Le
esperienze maturate da parte dei radioamatori, sono pubblicate sul forum di
Yahoo groups interamente dedicato all'NVIS.
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